"Esser giovani vuol dir tenere aperte le ali della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro..."
venerdì 7 dicembre 2012
Piazza Armerina, rischia di chiudere l’ospedale
dal "GiornalediSicilia"
di Roberto Palermo
Il recente decreto ministeriale che prevede un ospedale ogni 150 mila abitanti per la spending review del sistema sanitario, torna a creare fibrillazione per il futuro del presidio
PIAZZA ARMERINA. L'ospedale Chiello rischia la chiusura, politica, sindacato e società civile tornano a mobilitarsi. Il recente decreto ministeriale che prevede un ospedale ogni 150 mila abitanti nell'ambito della spending review applicata al sistema sanitario torna a creare fibrillazione per il futuro del presidio piazzese.
«Il rischio per l'ospedale c'è, per questo dobbiamo muoverci con anticipo, una commissione sta lavorando ad un documento che dovrà essere condiviso da tutte le forze politiche, sindacali e lavorative», dice il sindaco Carmelo Nigrelli, il quale martedì pomeriggio ha convocato una conferenza stampa sul nosocomio di contrada Bellia.
«Si vuole cancellare l'ospedale, ci aspettiamo impegno forte del Comune», spiega Massimo Di Seri per il comitato Pro Chiello. «Dobbiamo lottare uniti, occorre un grande senso di unità e per questo abbiamo indetto per venerdì alle 18 un'assemblea cittadina a cui abbiamo invitato anche il sindaco Nigrelli», dicono in una nota comune i due deputati regionali piazzesi Antonio Venturino e Luisa Lantieri, i quali si augurano che la politica «resti fuori» dal Chiello. I due non hanno gradito il fatto che la conferenza stampa sia stata indetta senza sapere nulla. Delusione per il mancato invito anche dalla delegazione consiliare che ha sempre seguito la vicenda del Chiello.
«L'assenza dei rappresentanti del consiglio comunale credo sia un fatto grave, fino ad ora sull'ospedale c'è stata sempre piena sintonia fra tutti, la politica è stata messa da parte, mi auguro che continui e che il mancato invito sia solo una dimenticanza», dice Carmelo Gagliano, presidente della commissione consiliare Sanità.
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