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giovedì 17 gennaio 2013

Rifiuti. Enna: Giudizio abbreviato sull’ex deputato Salvatore Termine. Procuratore chiede condanna a due anni

da "ViviEnna"
Pesante la richiesta del procuratore Calogero Ferrotti nel rito abbreviato richiesto dall’ex deputato Salvatore Termine per la vicenda dell’Ato Rifiuti di cui era amministratore assieme ad altri parlamentari. Il Procuratore ha chiesto ha chiesto la condanna a 2 anni di reclusione e mille euro di multa. Secondo il procuratore Calogero Ferrotti, che sostiene l’accusa dinanzi al gup, il denaro usato per assicurare al territorio ennese il servizio di igiene ambientale, circa 9 milioni di euro, sarebbe arrivato nelle casse dell’Ato in maniera indebita; da qui la presunta truffa ai danni della Regione, che stanziò i soldi prelevandoli dal fondo di rotazione. Il procuratore ieri mattina ha svolto la sua requisitoria di fronte al gup Massimiliano De Simone, concludendo con la richiesta della condanna a due anni. La pena chiesta, su cui deciderà il gup il prossimo 25 gennaio, giorno tra l’altro in cui si chiuderà l’udienza preliminare per gli altri indagati, riguarda la presunta truffa alla Regione e un’ipotesi di false comunicazioni sociali. Per Salvatore Termine il procuratore ha escluso l’accusa di falso in bilancio. Il 25 gennaio si avrà la definizione della vicenda sulla truffa dell’Ato Rifiuti, dove ci sono 21 indagati.

Salvatore Termine, difeso dagli avvocati Patrizia Di Mattia e Fulvio Licari, è indagato in veste di ex amministratore della società Enna Euno, al pari degli altri componenti del Consiglio di Amministrazione, che era presieduto dal senatore Mirello Crisafulli e vi facevano parte anche il deputato Ugo Grimaldi e gli ex parlamentari regionali Elio Galvagno e Carmelo Tumino. Il 25 gennaio, venerdì si deciderà il possibile rinvio a giudizio o proscioglimento per tutti i componenti il consiglio di amministrazione, accusati a vario titolo di falso in bilancio o false comunicazioni societarie. I deputati si erano presi l’impegno di risolvere una situazione difficile,per evitare possibili sciopero e problemi di ordine pubblico da parte dei lavoratori, avevano accettato la nomina di componenti il direttivo, ma senza percepire compensi e quindi avere un certo peso politico nel richiedere dei soldi da prendere dal fondo di rotazione della Regione e così superare il momento difficile.
http://www.vivienna.it/2013/01/17/rifiuti-enna-giudizio-abbreviato-sull%e2%80%99ex-deputato-salvatore-termine-procuratore-chiede-condanna-a-due-anni/

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