Il 19 gennaio 1925 e lo stesso giorno giorno del 1940 nascevano rispettivamente Rocco Chinnici e Paolo Borsellino. Entrambi siciliani, nato a Misilmeri in provincia di Palermo il primo, nato a Palermo il secondo, entrambi magistrati, entrambi vittime della mafia.
Fu un giovane Paolo Borsellino, seguito poi dal collega Giovanni Falcone, ad entrare nell’ufficio istruzione affari penali del Tribunale di Palermo sotto la guida del giudice Rocco Chinnici. Fra i due si instaurò uno stretto rapporto sia professionale che umano. E’ con Chinnici, Borsellino e Falcone che nacque il pool antimafia che portò, a metà degli anni Ottanta, al famoso Maxiporcesso di Palermo contro Cosa Nostra. Rocco Chinnici, tuttavia, non riuscì a vedere l’inizio delle udienze a causa dell’attentato che ordì contro di lui la mafia, uccidendolo con autobomba il 29 luglio del 1983. Da quel momento i giudici Falcone e Borsellino decisero di continuarne l’opera del magistrato, proseguendo nella lotta contro Cosa Nostra. Fino a quando furono uccisi dalla mafia anche loro, in due attentati: Falcone a Capaci il 23 maggio del 1992 e Borsellino a Palermo il 19 luglio dello stesso anno.
Paolo Borsellino avrebbe compiuto 71 anni e il figlio Manfredi ha voluto dedicargli questo messaggio: “Ai miei figli, ancora troppo piccoli perché possa iniziare a parlargli del nonno, vorrei farglielo conoscere proprio tramite i suoi insegnamenti, raccontando piccoli ma significativi episodi della sua vita tramite i quali trasmettergli i valori portanti della sua vita. Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per come ci hai insegnato a vivere”.
Anche noi ci uniamo agli auguri e ai ringraziamenti a questi due importanti uomini, Rocco Chinnici e Paolo Borsellino, eroi di cui una società giusta non dovrebbe avere bisogno. http://www.misilmerinews.it/articolo.asp?idNotizia=2408
Fu un giovane Paolo Borsellino, seguito poi dal collega Giovanni Falcone, ad entrare nell’ufficio istruzione affari penali del Tribunale di Palermo sotto la guida del giudice Rocco Chinnici. Fra i due si instaurò uno stretto rapporto sia professionale che umano. E’ con Chinnici, Borsellino e Falcone che nacque il pool antimafia che portò, a metà degli anni Ottanta, al famoso Maxiporcesso di Palermo contro Cosa Nostra. Rocco Chinnici, tuttavia, non riuscì a vedere l’inizio delle udienze a causa dell’attentato che ordì contro di lui la mafia, uccidendolo con autobomba il 29 luglio del 1983. Da quel momento i giudici Falcone e Borsellino decisero di continuarne l’opera del magistrato, proseguendo nella lotta contro Cosa Nostra. Fino a quando furono uccisi dalla mafia anche loro, in due attentati: Falcone a Capaci il 23 maggio del 1992 e Borsellino a Palermo il 19 luglio dello stesso anno.
Paolo Borsellino avrebbe compiuto 71 anni e il figlio Manfredi ha voluto dedicargli questo messaggio: “Ai miei figli, ancora troppo piccoli perché possa iniziare a parlargli del nonno, vorrei farglielo conoscere proprio tramite i suoi insegnamenti, raccontando piccoli ma significativi episodi della sua vita tramite i quali trasmettergli i valori portanti della sua vita. Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per come ci hai insegnato a vivere”.
Anche noi ci uniamo agli auguri e ai ringraziamenti a questi due importanti uomini, Rocco Chinnici e Paolo Borsellino, eroi di cui una società giusta non dovrebbe avere bisogno. http://www.misilmerinews.it/articolo.asp?idNotizia=2408
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