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martedì 29 aprile 2014

Miroddi, Turismo ed Ente palio... Piccola riflessione

Dopo qualche tempo riprendo a Scrivere. L'occasione mi viene data dall'ultima  intervista rivolta al sindaco Miroddi nel programma "democristianamente". Nella stessa si è, tra le tante cose, parlato di turismo. Concordo  con il sindaco quando dice che è necessaria una programmazione. L'ho detto già altre volte, il turismo a Piazza è da ripensare totalmente e non può essere collegato solo alla Villa Romana. Ritorneremo sull'argomento. Non vi è dubbio, esiste un problema ricettività ancor di più in evidenza da quando ( che che ne dica il caro Agostino) le strutture vengono per lo più impegnate per dare rifugio ai profughi. Se le strutture ricettive più grandi vengono  impiegate per altro, di che stiamo parlando?!? Ricordo a me stesso che nel nostro territorio esistono diversi istituti di ricovero e solidarietà di natura pubblica  ( in grande sofferenza finanziaria e con lavoratori che non percepiscono stipendi ormai da anni)  pronti a poter accogliere queste persone... Sarebbe un modo per risolvere diversi problemi. Una riflessione  in tal senso non farebbe certamente male...  Ma torniamo a noi. Finalmente si sente parlare di Ente Palio. Ne parlo perché ormai da anni, con un gruppo di amici, partecipiamo orgogliosamente alla "cavalcata" vestendo i panni dei "vessilliferi". Purtroppo, nonostante l'impegno e gli sforzi degli organizzatori, non possiamo fare  a meno di renderci  conto della grande approssimazione che vi è nell'organizzazione di questa manifestazione. Voglio ribadirlo a gran voce sapendo di interpretare il pensiero di molti dei  partecipanti, è necessaria una struttura organizzativa che oltre ad essere fatta di gente appassionata, sia composta soprattutto da gente competente in materia, che  curi ogni aspetto del palio e che lo curi tutto l'anno. È necessaria la presenza di esperti di comunicazione  e marketing che promuovano l'immagine del palio nel mondo. Giornalisti, attori, albergatori, esperti di turismo dovrebbero occupare i ruoli cardine di un ente palio. Solo dando qualità alla manifestazione daremo credibilità alla stessa. Certo, se l'ente dovesse diventare il classico sottogoverno per gente che non ha la minima idea sull'argomento e meglio lasciare il mondo com'è!  Un ruolo dovrà essere riconosciuto certamente ai quartieri, che,  come già avviene in parte, sarebbero  funzionali all'organizzazione  dell'attività   dell'ente  stesso, con un ruolo ben individuabile e a cui soprattutto rispondere. Tutti non possono occuparsi di tutto! L'idea di un ente Palio non solo ci piace ma è soprattutto necessaria. Auspichiamo che il sindaco continui in questa direzione senza farsi condizionare da qualche ras di turno. Ripeto: una struttura fatta di gente esperta, professionisti del settore, di gente non solo appassionata ma competente in materia. Certamente un cambio di rotta rispetto al passato. 
Nino Cammarata 

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