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martedì 15 aprile 2014

Comunicato CSA sul passaggio di gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti urbani


Di confusione nella gestione del servizio di trasporto e  smaltimento dei rifiuti solidi urbani ne abbiamo vista sempre tanta, ma una situazione caotica come quella nella quale sta nascendo la nuova gestione del servizio è davvero epocale  e di portata biblica. Tanti lavoratori demansionati, carichi di lavoro inusitati, norme sulla sicurezza disattese, strumentazione che definire carente è solo riduttivo ed eufemistico, politica dell’aut aut, mancanza assoluta di strategia aziendale che dir si voglia, grande attività promozionale illusoria, servizio carente assolutamente, la città in preda ai miasmi di tonnellate di spazzatura, grande rabbia tra i lavoratori, grande delusione tra i cittadini ai quali ancora si ha il coraggio di propinare delle balle colossali quali quella della raccolta differenziata fatta porta  a porta quando a Piazza Armerina non è stata mai, mai e dico mai nemmeno tentata un a seria politica di informazione  e di educazione al differenziamento dei rifiuti. L’importante è che il business vada avanti e che milioni di euro vadano in cenere con la spazzatura quando ancora c’era la possibilità di dare lavoro a non meno di 50 ( diconsi cinquanta!) famiglie per potere avviare “seriamente” il servizio di raccolta differenziata con un costo sicuramente di gran lunga inferiore a quello che ci costerà con questa “avveniristica e strabiliante” azienda che ci è toccata la sorte di avere. Pertanto sorge impellente il dovere di ringraziare tutti  quei consiglieri comunali che hanno detto no al lavoro dei piazzesi e hanno negato il diritto al risparmio ai cittadini. Ma avremo modo, alla fine del primo scorcio di attività dopo i “sicuramente brillantissimi” risultati della raccolta differenziata, a segnalarlo alla Corte dei Conti.  Intanto raccoglieremo le istanze dei lavoratori che, come sempre, sono abbandonati a se stessi e formeremo un fronte comune contro chi vuole negare e calpestare i più elementari diritti di chi svolge un’attività essenziale per la comunità. Buoni sì, ma imbecilli no!

Il coordinatore provinciale CSA

Luigi Bascetta

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