Pagine

sabato 5 luglio 2014

Liberi consorzi: restiamo con Enna condizionatamente


Ieri pomeriggio ho partecipato alla conferenza sui liberi consorzi e mi sono reso conto di quanto siamo messi male. Chi dovrebbe dettare le linee guida,  e mi riferisco ai nostri politici, amministratori e deputati tutti, non ha la minima idea di quale sia la miglior cosa da fare. Chi ce l'ha tira acqua al proprio mulino con discorsi degni del miglior  Cetto Laqualunque, senza fare minimo cenno a reali prospettive di sviluppo ( almeno Cetto parlava di pilu...). Qualcun altro  si preoccupa di far sapere alla città quanto è bravo e bello, non rendendosi conto che la gente vuole solo risposte concrete e non tecnicismi da burocrate. Poi c'è  chi semplicemente, pensa di riuscire nuovamente ad imbonire la gente come una bravo o una brava, venditore di fumo, parlando a vanvera e non dicendo assolutamente nulla... Come direbbe il buon Antonio Conte (crozza) "A GGHIA CCIA NDE..." Devo riconoscere in tutto ciò, la onestà intellettuale di chi come l'ex sindaco Nigrelli, considera questa legge (crocetta/ Giletti) una vera truffa; per dirla alla Tommasi di Lampedusa, "un modo per cambiar tutto affinché nulla cambi veramente". Piccola precisazione: l'on. Musumeci, ieri più volte citato, è tra i pochissimi, insieme al suo gruppo, ad essersi fermamente opposto a questa vergogna normativa, voluta e votata anche dai due nostri deputati locali che oggi si scoprono vergini innocenti. Musumeci non vuole bloccare la riforma ( come ha detto Venturino), ma vuole apportare modifiche sostanziali al fine di renderla concretamente attuabile. Nello specifico: il governo crocetta individui direttamente  i territori dei liberi  consorzi evitando lotte fratricide; fare eleggere il presidente del consorzio direttamente da popolo e non lasciarlo prigioniero della NOMINA dei partiti politici.  Nello Musumeci pone un problema di sana democrazia. 
Ma tornando a noi, al nostro territorio, ai nostri interessi legittimi, cosa è più opportuno fare??? La domanda che mi pongo e la riflessione che invito a fare a chi vorrà è la seguente: andare con Catania o con Gela o con chicchessia,  concretamente, quali opportunità di sviluppo  darà alla nostra città? Lo dico senza pregiudizi e campanilismi di parte. Da chi o con chi potremmo davvero avere concreti vantaggi? Rischierò di sembrare controcorrente, ma a mio avviso la partita va giocata con la tanto "amata" Enna, la quale ha tutto l'interesse ad averci dentro ed è, proprio per questo, l'unica che può davvero darci qualcosa di importante. La carta che giocherei avrebbe un doppio binario incrociato e si chiama UNIVERSITÀ. Dovremmo giocarci la possibilità di chiedere lo spostamento di due grosse facoltà su Piazza, una delle quali, la nascitura facoltà di medicina magari impiantata all'ospedale "Chiello". Ci rendiamo conto di cosa rappresenterebbe in termini di potenziamento della struttura, in termini di sviluppo dell'economia cittadina? Penso sia pleonastico ribadire i benefici socio economici che determinerebbe l'avere due importanti facoltà a Piazza. È così peregrina tal proposta? Mettiamo alla prova i politici ennesi ed i nostri, in particolare, si rendano veramente utili alla comunità. Lasciamo perdere  sterili campanilismi di facciata e siamo pragmatici.  Mirelllo ci vuole? Benissimo! Dia muso... Usciamo i cabbasisi e pretendiamo ciò che è giusto! A queste condizioni , e solo a queste, si. Da altri o con altri, mi ripeterò, concretamente che benefici potremmo avere? A mio avviso questa potrebbe essere una grande opportunità, se mi consentite anche di riscatto. 
Nino Cammarata 

Nessun commento:

Posta un commento